Cartongesso Roma: tutto quello che c’è da sapere

Cartongesso a disegno Roma

Cartongesso Roma: tutto quello che c’è da sapere

Il cartongesso Roma è un materiale che negli ultimi anni è stato utilizzato sempre più spesso in campo edilizio in fase di ristrutturazione di un appartamento. Oggi, uno dei responsabili di Equilatero Srl, società specializzata in ristrutturazioni a Roma,  attraverso una breve intervista approfondisce l’argomento cartongesso Roma mettendone in evidenza vantaggi, rischi ed opportunità.

Perché il cartongesso si chiama così?

Il cartongesso è chiamato in questo modo perché su i due lati c’è un foglio di cartone, spesso come un foglio di carta da 120g circa. La parte rimanente, spessa circa 12.5 mm (spessore della lastra più usata, ne esistono di vari spessori) è in gesso, generalmente unita a delle fibre o altri additivi per variarne alcune caratteristiche.

A cosa è dovuto il cattivo odore del cartongesso Roma?

Il cattivo odore è momentaneo ed è dovuto al fatto che il cartone è posato sul gesso prima che finisca completamente l’asciugatura.

E’ corretto dire che la parete in cartongesso è diversa da quella tradizionale?

Si, è corretto, ma è utile capire l’uso che se ne fa dell’una o dell’altra. A priori, infatti, non si può dire che una sia meglio dell’altra.

Quali sono le differenze?

La parete tradizionale è molto più pesante e meccanicamente è più solida, mentre la parete in cartongesso è più leggera, meno solida (all’impatto), ma acusticamente e termicamente più performante. Infatti, i tramezzi in cartongesso, lavorando con delle intercapedini e con degli isolanti, permettono un isolamento maggiore tanto termico quanto acustico. Inoltre, la realizzazione è più veloce e alcune caratteristiche meccaniche possono essere migliorate e si possono raggiungere notevoli altezze con un peso estremamente più basso.

Quali possono essere i ‘contro’ nell’uso del cartongesso?

I contro nell’uso del cartongesso sono spesso legati ad una cattiva progettazione o posa. Ad esempio, per evitare l’effetto di suono a vuoto (come lo chiamo io “effetto povero”) e per migliorare la capacità meccanica è consigliabile la posa di una doppia lastra per lato o una lastra di spessore maggiore. Inoltre, il cartongesso non può essere utilizzato come elemento strutturale o collaborante alla struttura, ma è molto utile per coprire o proteggere (protezione al fuoco) le strutture tipo travi o pilastri di ferro.

E come si combina il cartongesso con gli impianti?

Per quanto riguarda gli impianti, i corrugati passano tra un “montante” e l’altro (normalmente posti a 60 cm – io li faccio porre a 40cm) e abbattono notevolmente i costi di apertura e chiusura tracce. Le lane di roccia sono riconosciute come stabili e non spolveranti quando sono all’interno delle tramezzature. Inoltre, esistono anche altri materiali che non spolverano tipo ecofibra e similari.

Sui tramezzi in cartongesso è possibile appoggiare dei mobili?

Si, sulle tramezzature in cartongesso tecnicamente è possibile installare per esempio i pensili delle cucine, naturalmente con determinati accorgimenti che non tutti gli operai conoscono. Il mio consiglio è sempre lo stesso: un buon progettista, una buona impresa, materiali e soluzioni adeguate.

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